L’importanza delle Funzioni Esecutive

Organizzare un viaggio. Saper stare nella società e nei diversi contesti. Pianificare la strada più breve per tornare a casa.

Attività che svolgiamo quotidianamente, senza prestarci particolare attenzione: queste sono le Funzioni Esecutive.

Si tratta di capacità cognitive che rendono un individuo in grado di eseguire un comportamento finalizzato e adattivo. Più in generale, sono quei processi alla base del problem solving.

Esistono due tipi di Funzioni Esecutive: fredde e calde.

Le prime implicate nella trasformazione delle informazioni, più complesse e quindi più lente. Parliamo di memoria di lavoro, inibizione, pianificazione e flessibilità.

Le seconde riguardano il controllo emotivo e comportamentale, più semplici e quindi più rapide.
Secondo i ricercatori i comportamenti reattivi, aggressivi, dipenderebbero da una incapacità di controllare gli impulsi e sarebbero correlati a una carenza di funzioni esecutive.

L’importanza delle Funzioni Esecutive è testimoniata da molte ricerche.

Si è visto che il loro funzionamento aiuta a predire in età scolare le capacità matematiche e letterarie, a prescindere dal QI (Holmes et al 2008; St Clair- Thompson et al, 2006; Garthercole eAlloway, 2008; Blair e Razza, 2007; Bull e Scerif, 2001).
Numerose ricerche hanno dimostrato l’associazione tra DSA e difficoltà nelle funzioni esecutive.
Anche nel caso dell’ADHD si tende a ridurre il problema a disattenzione e/o iperattività quando si sa da tempo che spesso questi
bambini manifestano deficit nelle funzioni esecutive.
A tal proposito, sono stati messi a punto diversi protocolli che mirano al potenziamento delle Funzioni Esecutive e sono sempre più numerose le ricerche che ne attestano l’efficacia in molti contesti, tra cui quello scolastico.

Dott.ssa Agnese Maddalena Marta Melaranci
Psicologa- Tutor DSA